La piccola Ajla |
Ajla era un micia splendida, "neo mammotta" di meravigliosi cuccioli. La scorsa notte è stata sbranata da un branco di cani randagi per difendere i suoi piccoli.
Ma Ajla era una micia, sfortunata. Perchè aveva dei vicini di casa che non le volevano assolutamente bene, tanto da prenderla a pietre a più riprese facendole perdere un occhio, (in questi casi mi chiedo chi siano gli animali).
Parliamo delle "Ville di Montetulio", una zona a ridosso del centro abitato, praticamente in città, dove mute di cani girano liberamente facendo tutto quel che vogliono, premetto, che non ho nulla contro gli animali (ho 19 gatti e 2 cani), ma il fenomeno del randagismo si va sempre più diffondendo sia nell'agro sia in centro abitato. Ma io mi chiedo, è mai possibile che non si possa far nulla per risolvere il problema? Non c'è la possibilità per questa città di dotarsi di un centro di raccolta e accoglienza di cani e gatti randagi per poter garantire maggiore sicurezza ai cittadini e migliore vita a queste povere bestiole? Siamo in un paese civile (o almeno voglio continuare a crederlo) e viviamo ancora situazioni da primi del '900. La pradroncina di Ajla si è prontamente recata dai Vigili Urbani, per denunciare l'accaduto e per chiedere maggiore controllo e di conseguenza maggiore sicurezza, la risposta: NON È COMPITO NOSTRO.
Ma allora di chi è la responsabilità di poter far vivere la gente serena? E se fosse capitato ad un "UOMO" la situazione sarebbe stata diversa? Per poter stare tranquilli, a chi dobbiamo rivolgerci? Dobbiamo fare tutto da soli? Dobbiamo far si che Martina diventi un nuovo far west? Ma DIO santissimo, speravamo che dopo l'addio del vecchio Comandante qualcosa potesse cambiare, ma a quanto pare, il suo sistema menefreghista e strafottente è rimasto ben radicato, allora vuol dire che ha lavorato bene, ha lascito il segno. Peccato che nessuno di noi sia riuscito a lasciare il segno su di lui (lo avremmo voluto fare molto volentieri). I suoi ex "seguaci" continuano sulla linea del "me ne fotto" e noi continueremo a vivere in una città dove la sicurezza è un optional. Peccato che le forze dell'ordine (tutti compresi) non dedichino il loro tempo a garantire sicurezza ai cittadini, gran parte del tempo a loro disposizione è utilizzato per "andare a rompere le scatole" ai gestori dei locali che si "permettono il lusso" di far qualcosa di diverso per la propria clientela (musica e live per esempio) e per provare a lavorare per sopravvivere, vestendosi di un'autorità e spacciando competenze che spesso, troppo spesso, non hanno. Vabbè, alla fine il detto dice che "dalla testa appuzzisce il pesce" e noi di teste marce ne abbiamo avute fin troppe negli ultimi decenni.
Continueremo a farci sentire per ottenere la sicurezza della gente e degli animali domestici, sperando sempre che il sacrificio della piccola Ajla non sia stato vano. Alle forse dell'ordine mi prede solo lanciare un appello, abbiate cura della gente, siamo noi quelli che vanno difesi.... perchè così facendo si rischia di invertire i ruoli.
Ma Ajla era una micia, sfortunata. Perchè aveva dei vicini di casa che non le volevano assolutamente bene, tanto da prenderla a pietre a più riprese facendole perdere un occhio, (in questi casi mi chiedo chi siano gli animali).
Parliamo delle "Ville di Montetulio", una zona a ridosso del centro abitato, praticamente in città, dove mute di cani girano liberamente facendo tutto quel che vogliono, premetto, che non ho nulla contro gli animali (ho 19 gatti e 2 cani), ma il fenomeno del randagismo si va sempre più diffondendo sia nell'agro sia in centro abitato. Ma io mi chiedo, è mai possibile che non si possa far nulla per risolvere il problema? Non c'è la possibilità per questa città di dotarsi di un centro di raccolta e accoglienza di cani e gatti randagi per poter garantire maggiore sicurezza ai cittadini e migliore vita a queste povere bestiole? Siamo in un paese civile (o almeno voglio continuare a crederlo) e viviamo ancora situazioni da primi del '900. La pradroncina di Ajla si è prontamente recata dai Vigili Urbani, per denunciare l'accaduto e per chiedere maggiore controllo e di conseguenza maggiore sicurezza, la risposta: NON È COMPITO NOSTRO.
Ma allora di chi è la responsabilità di poter far vivere la gente serena? E se fosse capitato ad un "UOMO" la situazione sarebbe stata diversa? Per poter stare tranquilli, a chi dobbiamo rivolgerci? Dobbiamo fare tutto da soli? Dobbiamo far si che Martina diventi un nuovo far west? Ma DIO santissimo, speravamo che dopo l'addio del vecchio Comandante qualcosa potesse cambiare, ma a quanto pare, il suo sistema menefreghista e strafottente è rimasto ben radicato, allora vuol dire che ha lavorato bene, ha lascito il segno. Peccato che nessuno di noi sia riuscito a lasciare il segno su di lui (lo avremmo voluto fare molto volentieri). I suoi ex "seguaci" continuano sulla linea del "me ne fotto" e noi continueremo a vivere in una città dove la sicurezza è un optional. Peccato che le forze dell'ordine (tutti compresi) non dedichino il loro tempo a garantire sicurezza ai cittadini, gran parte del tempo a loro disposizione è utilizzato per "andare a rompere le scatole" ai gestori dei locali che si "permettono il lusso" di far qualcosa di diverso per la propria clientela (musica e live per esempio) e per provare a lavorare per sopravvivere, vestendosi di un'autorità e spacciando competenze che spesso, troppo spesso, non hanno. Vabbè, alla fine il detto dice che "dalla testa appuzzisce il pesce" e noi di teste marce ne abbiamo avute fin troppe negli ultimi decenni.
Continueremo a farci sentire per ottenere la sicurezza della gente e degli animali domestici, sperando sempre che il sacrificio della piccola Ajla non sia stato vano. Alle forse dell'ordine mi prede solo lanciare un appello, abbiate cura della gente, siamo noi quelli che vanno difesi.... perchè così facendo si rischia di invertire i ruoli.
ciao, sono una tra le tante amiche della compagna di vita di Ajla.
RispondiEliminaMi unisco nel vostro grido di insofferenza e odio, verso chi non reputa il randagismo una forma di pericolo per tutti!! Animali e umani!!
Mi piacerebbe che qualcuno ponesse al centro del mirino anche il "canile" di Statte! Quanto mi piacerebbe vedere li le telecamere di striscia la notizia...anzi...adesso gli scrivo io!!
vi faccio sapere!
Grazie mille. Aspettiamo tue notizie.
RispondiEliminaNella zona di Monte Tullio, c'è la neviera abbandonata che funge da ricovero dei tanti randagi che girano nel nostro territorio.
RispondiEliminaIl problema dei cani abbandonati (perchè tali sono) è un problema enorme e che il Comune di Martina Franca non prova neanche a risolvere. Dalla quantità di cadaveri straziati sulle nostre strade, sembra che tutte le speranze del controllo al randagismo siano riposte nello sfortunato incontro che possono avere con dei veicoli circolanti, spesso letali per cani e gatti, ed a volte con pesanti conseguenze anche per gli autisti ed i loro mezzi. Il canile è sempre pieno, tanto da doversi rivolgere e pagare la retta anche ai canili dei comuni vicini, ma politiche di contenimento e controllo, non si vogliono proprio prendere in considerazione, eppure nei comuni più civili, lo si fa da tempo... ed i risultati ci sono!
ps: mi spiace molto per la tremenda fine che ha fatto la tua gattina...
RispondiEliminatutte le più recenti sentenze parlano di responsabilità dell'ente Comune,quando il randagismo provoca danni a persone, animali, cose, all'interno del territorio comunale.la polizia municipale quindi è disinformata nella migliore delle ipotesi, in malafede a voler sospettare male....
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